Crediamo fortemente che il primo passo per gestire al meglio alberi, tappeti erbosi e, più in generale, ogni coltura, stia nel conoscere e analizzare il substrato di crescita e il rapporto tra questo e la pianta. Senza infatti capire caratteristiche del suolo – non solo chimiche e fisiche, ma soprattutto biologiche – è di fatto impossibile tarare programmi gestionali efficaci. Oggi, la maggior parte dei piani gestionali si limitano a banali piani di concimazione, trascurando in toto la parte biologica del rapporto suolo-pianta, che pure è fondamentale per crescita e sviluppo vegetali.
Ma com’è possibile farsi un’idea delle caratteristiche del proprio substrato, analizzando pregi e correggendone le carenze? Non solo e non tanto con analisi chimico-fisiche, ma soprattutto con analisi biologiche, sconosciute tuttavia ai più.
Con il nostro Fito-Lab, abbiamo pensato di risolvere questa mancanza: siamo infatti in grado di proporre una serie di analisi che, con semplicità e immediatezza, possono fornire un quadro di insieme dettagliato e preciso sull’attività biologica presente nel suolo, oltre che sulle sue proprietà fisiche e chimiche .
La prima analisi che proponiamo riguarda il tasso di micorrizazione. Partendo infatti da campioni della rizosfera – la zona investigata dalle radici – riusciamo, grazie all’ausilio di particolari coloranti e a una serie di trattamenti in vitro, a stabilire presenza, intensità e tipologia della simbiosi tra radici e funghi. L’analisi fornisce sia dati quantitativi, che qualitativi, come per esempio presenza di spore, vescicole o arbuscoli – informazioni fondamentali per capire il livello biologico del suolo. Questo esame fornisce poi indicazioni su come eventualmente intervenire per ripristinare la microbiologia del substrato, ottenendo piante più sane.
Un secondo test che proponiamo è il cosiddetto Chroma test. Questo esame è utile per capire rapidamente caratteristiche qualitative dei suoli ed in particolare l’influenza su di essi di piani agronomici e gestionali. Trattando campioni di suolo con reagenti e osservandone gli effetti su una carta filtro, si possono osservare diverse forme e colorazioni – da cui il nome del test – concentriche, ognuna delle quali porta con sé informazioni che l’occhio esperto ricollega ad aspetti e proprietà del campione di partenza. E’interessante osservare come ogni suolo lasci “un’impronta” diversa sulla carta, da cui diverse caratteristiche. Così, colorazioni più intense e vive portano a suoli ricchi di sostanza organica e attività microbica, mentre risultati con colorazioni chiare e uniformi sono da considerarsi segnali di poca vitalità, con alta presenza di composti chimici in soluzione.
Con questi test quindi proponiamo un nuovo servizio, incentrato non tanto e non solo sul “cosa” è contengono i suoli, quanto più sul “come” essi lavorano ed eventualmente correggere.
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