Una buona idea ha bisogno di buone gambe per camminare.
Molte pratiche innovative,messe a punto con fatica e ingegno, sperimentate e introdotte sul mercato, rischiano poi di franare perché chi le mette poi in pratica non è in grado di farlo correttamente con la giusta tecnica e conoscenza.
Molte intuizioni sono andate perse – per poi magari essere riscoperte dopo decenni – perché la loro applicazione si è rivelata fallimentare a causa dello scorretto impiego.
Oggi tutti fanno un gran parlare di prati fioriti, del loro valore paesaggistico, di come possano rinaturalizzare le nostre città, del loro impatto positivo sulla biodiversità, delle ridotte opere di manutenzione – e quindi risparmi di costi – che richiedono, ecc.,ecc.,ecc.
Fin dagli anni ’90 Agri-Consult ha sposato a pieno la causa dei prati fioriti e del loro impiego, iniziando in modo pionieristico ,non solo la loro commercializzazione in esclusiva sul territorio nazionale, ma facendosi anche e soprattutto parte attiva nella sperimentazione pratica.
Abbiamo così creato ovunque in l’Italia, con il supporto e l’entusiasmo dell’indimenticabile amico e collega dr. Francesco Decembrini ,campi sperimentali massivi, parcelle sperimentali a confronto, organizzato convegni nazionali ed internazionali a supporto e diffusione.
Abbiamo anche redatto un capitolato per il loro corretto impianto ad uso degli utilizzatori con la scaletta precisa degli interventi necessari e che è tutt’ora usato da molti Enti e Amministrazioni.
Insomma un gran lavoro per “far rifiorire l’Italia “ come recitava un nostro riuscitissimo slogan.
Di fatto, siamo la realtà tecnica che ha acquisito la maggiore esperienza in questo campo, mettendo a punto e affinando le corrette tecniche agronomiche che portano a risultati d’eccellenza e non ad insuccessi come può capitare se non si applicano tutti gli accorgimenti tecnici che permettano ai miscugli di espletare al meglio le loro potenzialità.
Troppi operatori pensano che la formazione di un prato fiorito debba ricalcare le norme o le operazioni adottate normalmente nella costituzione di un comune tappeto erboso di graminacee ornamentali.
ERRATO, l’insuccesso in questi casi,usando metodiche tradizionali ,è quasi garantito .
Il successo – ovverosia il consolidamento e la piena fioritura – di un miscuglio di essenze per prato fiorito dipenderà dall’epoca di semina – preferibile quella autunnale,ma anche la primavera precoce può andare bene. Essenziale sarà la preparazione minuziosa, con scasso e livellamento, del letto di semina che dovrà essere preceduta da un diserbo e possibilmente un falso diserbo- nel caso di impianti primaverili – così da eliminare il più possibile la competizione aggressiva di specie perenni rizomatose che andrebbero a soffocare il miscuglio seminato che è molto lento nell’emergere e nell’insediarsi.
L’uniformità di semina sarà garantita, dato che la dose è di soli 5 gr. /mq. e i semi sono microscopici – con l’impiego anche di un carrier, ovverosia di un inerte ,sabbia o caolino, che ne faciliterà la distribuzione.
Sarà poi importante non fare mancare l’acqua nelle fase iniziali di emergenza e crescita delle giovani piantine.
Oggi in commercio esiste una vasta scelta di differenti tipi di miscugli per prati fioriti.
Ne siamo contenti,molti ci hanno seguito …. , ma l’importante non è avere una Ferrari , è sapere come guidarla.
Non commercializziamo solo prodotti o semi, ma anche tecnica corretta … da noi in Agri-CONSULT – M.A.I troverete infatti anche la giusta consulenza per ottenere un risultato finale pari alle aspettative.