Negli ultimi tempi, l’importanza del suolo è diventata ormai chiara a tutti, così come la necessità di prendersene cura, come primo passo per avere piante sane. Questo è vero tanto più quando ci si trova a confrontarsi con suoli poveri – come quelli urbani – od oramai esausti – fatto che capita sempre di più in vivai e azienda florovivaistiche che coltivano senza sosta da anni con pochi riguardi alla biologia del substrato. Siamo così sempre pronti ed interessati a cogliere collaborazioni e novità che possano andare a risolvere questi problemi: abbiamo così accolto con favore la collaborazione nata con GreenASM srl, società del gruppo TerniEnergia spa: quest’ultima è una delle maggiori realtà attive nel centro Italia nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, tra cui il verde e residui organici. Proprio da questi materiali – usualmente classificati come rifiuti – può nascere un prodotto ricco di sostanza organica, utilissimo per tutti gli addetti ai lavori in campo agricolo e del verde: un compost, ribattezzato “Terre dell’Umbria”. Passando attraverso accurate fasi di vagliatura – per rimuovere ogni possibile impurezza – e di digestione anaerobica, il compost ottenuto ha un’ottima dotazione di sostanza organica con un alto contenuto di acidi umici e fulvici, utili alla microbiologia del terreno – batteri e funghi in primis – fondamentali per crescita e sviluppo radicale. E’poi importante sottolineare come GreenASM abbia un controllo puntuale e rigoroso su ogni lotto prodotto: ciascuna partita viene analizzata in laboratorio prima di avere il nulla osta, con la possibilità di avere prodotti più o meno ricchi di sostanza organica a seconda degli utilizzi.
Il compost ha già ottenuto la registrazione per il regolare utilizzo in agricoltura biologica e risulta quindi molto utile in diversi ambiti: dalla piantagione di alberature in suoli di riporto, fino alla preparazione dei letti di semina, passando per l’applicazione in pieno campo e l’arricchimento di piante in vaso come in corso di sperimentazione con i vivai Umbraflor di Spello.
Inoltre, il compost risulta un virtuoso caso di economia circolare: chiude infatti il cerchio del ciclo produttivo, dando nuova vita – per giunta come prodotto di qualità – a quello che veniva considerato un rifiuto: a breve maggiori informazioni per tutti gli interessati!